Montoro Inferiore, il pianeta della Ramata

Dolce, tenera, ramata fuori e bianca dentro, la cipolla di Montoro è la protagonista di “Pianeta Ramata“, la festa in corso di svolgimento (13, 14 e 15 agosto) a Montoro Inferiore, la cittadina irpina ubicata ai confini tra la provincia di Salerno e la provincia di Avellino.

L’evento
Montoro festeggia l’alimento che porta il suo nome e l’ha resa celebre nel mondo. Quintali di cipolla ramata cucinata in tutte le sue molteplici declinazioni culinarie: cruda, alla griglia, brasata, ridotta in frittelle e zuppa, trasformata in marmellate e persino in dolce. Ecco i piatti che si possono degustare: anelli di cipolla fritti; parmigiana a base di cipolla ramata; fresella con insalata di pomodori, cipolla ramata e fagioli di Controne; ziti alla genovese; pane cafone con salsiccia e cipolla brasata; crostata alla ciocoramata. Due i cooking show che animeranno l’ultima serata della kermesse (15 agosto): alle ore 21 lo chef Giovanni Mariconda (ristorante Degusta) cucinerà una zuppa di cipolle (naturalmente ramate) con pane cafone e caciocavallo; lo chef Rinaldo Ippolito (di Casa Barbato, l’agriturismo che vanta nel suo menù alcuni dei più buoni piatti a base di ramata della provincia di Avellino) cucinerà un piatto a sorpresa.

Il convegno
L’evento “Pianeta Ramata” è stato inaugurato il 13 Agosto con il convegno “Politiche di sostenibilità ambientale a supporto delle eccellenze agroalimentari” animato dai seguenti relatori: Salvatore Loffreda (Presidente regionale Coldiretti Campania), Carlo Iacoviello (Slow Food condotta Avellino), Michele Buonomo (Legambiente Campania), Giovanni De Feo (progetto Greenopoli – Unisa), Erica De Falco (DIFARMA – facoltà di farmacia Unisa), Umbero Torello (Torello moving strategies), Aldo Savarese (Sabox Sustainable Pakging) e Nicola Barbato (Presidente del Comitato dei promotori IGP Cipolla Ramata di Montoro).
Dall’incontro sono emersi dati importanti: l’agricoltura è increscita (il PIL in provincia di Avellino sta crescendo proprio grazie alle attività agricole), anche grazie ad iniziative come “Pianeta Ramata”; sta cambiando la considerazione rispetto all’agricoltura, rispetto alla terra, perciò è fondamentale lavorare alla difesa della fertilità del suolo; oggi il consumatore è più attento al concetto di sostenibilità, concetto che le aziende di “Pianeta Ramata” calzano a pennello (ad es. dalle tuniche delle cipolle ricavano coloranti per il settore tessile e quello dell’edilizia, il packaging utilizzato per confezionare la cipolla ramata è ricavato dal cartone riciclato).

La Cipolla Ramata di Montoro
Coltivata nella zona del Montorese, comune di confine tra la provincia di Avellino e la Provincia di Salerno (comprensorio Valle dell’Irno), dove le particolari sostanze contenute nei suoli di questa zona la rendono dolce e non amara. E’ definita “ramata” per i luminosi riflessi ramati delle tuniche esterne che la ricoprono. Ha una forma che va dal globoso a trottola ed il globoso tendente al piatto e ha delle particolari catafille interne che sono bianche ben serrate e con sfumature longitudinali color viola. E’ dolce, profumata, sprigiona un’intensa e caratteristica aromaticità con un delicato e persistente gusto dal sapore inconfondibile che la fa apprezzare sia cruda che nelle più svariate proposte culinarie. Si esalta nelle preparazioni caratterizzate da lunghe cotture grazie ad una fibra tenace e particolarmente resistente che si conserva in tutta la sua fragranza.

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