Il Greco di Tufo della Cantina Bambinuto

Quando parliamo di vini irpini siamo immediatamente proiettati tra gli ampi ed eleganti profumi del Greco di Tufo. Un vino purtroppo ancora poco conosciuto al di fuori dei confini campani, ma che invece si manifesta essere uno dei migliori bianchi italiani, straordinario nei tempi lunghi, con una personalità molto spiccata: un vino imprevedibile, connotato da un caratterino pungente. E’ difficile per un produttore addomesticarlo, bisogna assecondarlo… per certi versi somiglia a un rosso!
Gli otto comuni in cui crescono le uve da cui viene ricavato questo vino sono: Tufo (da cui il nome), Altavilla Irpina, Montefusco, Chianche, Prata di Principato Ultra, Santa Paolina e Torrioni, Petruro Irpino. Tuttavia l’appellativo “Greco di Tufo” non è legato solo al comune di produzione: è chiamato “greco” perché si ritiene che le uve da cui viene estratto derivino della Grecia. Originariamente, la vite era chiamata Aminea Gemina, per la caratteristica forma del grappolo composto da due alette attaccate alla pigna centrale.

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La Cantina Bambinuto
L’azienda Bambinuto nasce nel 2004 animata dall’intraprendenza di Marilena Aufiero, detta “ la tosta”, che – riposta nel cassetto la sua laurea in giurisprudenza – decide di dedicarsi all’azienda di famiglia. In pochi anni ha reso il vino Greco nelle due differenti versioni (il base ed il Picoli) un punto di forza dell’azienda.
Le vigne della Cantina Bambinuto si trovano prevalentemente nel comune di Santa Paolina. Qui, in località Picoli si coltivano le uve del greco (il Picoli). L’esposizione dei filari è nord-est. La composizione del terreno  è argilloso-calcarea con alto titolo di azoto, calcio e potassio. Condizioni ideali per fare un grande vino. Alla fraz. Paoloni si coltiva sempre greco (il base), ma l’altitudine è minore, l’esposizione dei filari è a sud-est, e la composizione del terreno è diversa (meno ricco di macroelementi).

La degustazione
Abbiamo degustato i due vini fiore all’occhiello della Cantina, precisamente il Greco di Tufo (annate 2011, 12, 13, 14) e il crù Greco di Tufo Picoli (annate 2008, 09, 10, 11, 12, 13).
Degustando le annate, dalla più vecchia alla più giovane, traspare la crescita che c’è stata all’interno dell’azienda con il passare degli anni. L’affinamento tecnico è legato soprattutto al passaggio dal torchio alla pressa.  L’utilizzo del torchio incide molto sul colore del vino (che risulta molto più carico) e sull’ossidazione (l’uva nel torchio si ossigena tantissimo). Per le annate 2011 e 2012 è stata effettuata una fermentazione classica con un affinamento molto veloce. Dall’anno 2013 in poi le cose sono cambiate: è stata effettuata la pressatura dell’uva intera (nel 2013 è stata effettuata una pressatura un po’ più spinta, mentre nel 2014 la pressatura è stata leggermente più soffice) e sono stati allungati i tempi di affinamento (nel 2013 l’affinamento è durato 6 mesi, nel 2014 è durato 10 mesi).
Alle due verticali è seguito un pranzo preparato da Laura ed Angela del ristorante Antichi Sapori di Manocalzati (Avellino).

Greco di Tufo DOCG 2011
Un vino che si è conservato bene, fresco, interessante, nonostante le condizioni in cui è stato lavorato… Peccato per il colore molto carico (al quale ha contribuito sia l’utilizzo del torchio che il metodo di imbottigliamento del vino, che veniva effettuato a mano). I sentori sono quelli tostati, fumè. Ci sono note acide e sapide in chiusura ancora molto evidenti. E’ un vino che cambia tantissimo nel bicchiere.

Greco di Tufo DOCG 2012
All’assaggio l’acidità c’è, ma ha una spalla molto meno importante rispetto all’annata precedente (tenere presente che l’annata del 2012 non è andata benissimo, a causa del caldo, quella del 2011 era andata meglio). E’ un vino molto piacevole, ma meno dinamico.

Greco di Tufo DOCG 2013
Questo vino è una fotografia di quello che dovrebbe essere il Greco di Tufo. Il colore è meno carico perché l’uva è stata pressata intera. E’ un vino che si fa desiderare, con un corpo snello e agile. Anche la nota sapida è più spinta. La nota fruttata è evidente nei toni agrumati.

Greco di Tufo DOCG 2014
Quella del 2014 è stata un’annata molto difficile, infatti il Picoli e l’Aglianico non sono stati vinificati. Per la prima volta l’affinamento è stato protratto a 10 mesi. Il vino in pratica è stato imbottigliato in ottobre 2015. E’ un’annata che vuole tempo, ha tutte le caratteristiche di un vino bianco giovane che deve ancora esprimersi: è più delicato nei profumi rispetto ai precedenti, l’agrume è più spinto, al palato è ancora incerto, i vari elementi sono scollegati tra loro (l’acidità è ancora molto scissa rispetto al corpo del vino, come la sapidità che si deve ancora armonizzare al resto del vino).

Greco di Tufo DOCG Picoli 2008
Questa annata è uscita subito, dato che si palesa nel colore e nell’ossidazione. Parecchio spinte le note tostate e minerali.

Greco di Tufo DOCG Picoli 2009
La nota ossidativa è molto evidente, ne vien fuori un vino che potremmo definire marsalato. Sorprendente la freschezza che lo caratterizza.

Greco di Tufo DOCG Picoli 2010
Rispetto ai precedenti è un vino più equilibrato, ma si sente tantissimo l’alcol.

Greco di Tufo DOCG Picoli 2011
Da quest’anno cambiano i metodi di vinificazione (viene utilizzata la pressa e si allunga il periodo di affinamento). Ne viene fuori un vino più pulito nei profumi e all’assaggio. E’ un vino molto identitario, che ha ancora tantissima energia.

Greco di Tufo DOCG Picoli 2012
E’ un vino molto interessante, ancora da attendere nel tempo. I toni sono quelli dell’agrume, la mineralità è quella del Greco di Tufo.

Greco di Tufo DOCG Picoli 2013
Tenendo conto che nel 2014 il Picoli non era stato vinificato, si è deciso di tenere il vino di quest’annata sulle fecce fino a settembre 2015 ed è stato messo in bottiglia ad ottobre. E’ un vino da attendere, ma già molto piacevole, elegante, caratterizzato da una grande freschezza e un grande bilanciamento. E’ molto più ampio nell’espressività (si sentono le note tostate, gli idrocarburi, la mineralità).

Cantina Bambinuto
Santa Paolina (AV)
Tel. 0825964634
Cell. 349 645 4046
www.cantinabambinuto.com

 

 

 

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