Taglio del nastro ad Asti, a Palazzo Mazzetti, per la mostra “Alle origini del gusto. Il cibo a Pompei e nell’Italia antica”. Evento inedito a cui seguirà una conferenza (che si svolgerà sempre a Palazzo Mazzetti) prevista il 24 marzo (ore 17:30) alla quale parteciperanno la Soprintendenza Archeologica di Pompei e lo chef Paolo Gramaglia del ristorante stellato “President” di Pompei, che racconterà i risultati dei suoi studi ventennali sul cibo del ’79 d.C. dell’antica Pompei (il titolo del suo intervento sarà appunto “Il gusto del ’79 d.C. rivivono i cibi e i piani dell’antica Pompei”).
La kermesse vanta l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana, il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, della Regione Piemonte e della Provincia di Asti. La mostra è stata promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Asti e dalla Fondazione Palazzo Mazzetti, in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Archeologici di Salerno, Avellino, Benevento e Caserta e la Soprintendenza speciale per Pompei, Ercolano e Stabia, la Soprintendenza per i beni archeologici di Napoli e il Comune di Asti.
L’idea di una mostra ad Asti sull’alimentazione nel mondo antico si ispira alle linee guida dell’Expo 2015 di Milano. La mostra, curata da Adele Campanelli e Alessandro Mandolesi, conduce il visitatore in un viaggio alle origini del comportamento alimentare italiano, partendo dall’invito a un banchetto di età romana in un itinerario a ritroso nel tempo, che attraversa approfondimenti su alcuni significativi prodotti della terra (grano, olio, vino) e si compone un quadro esaustivo delle abitudini alimentari e produttive dei maggiori popoli antichi che vissero in Italia.
Notevole al riguardo è il corpus delle informazioni fornite dall’archeologia, soprattutto la quantità di dati derivanti dall’area vesuviana: Pompei, Ercolano e Stabia, centri seppelliti dall’eruzione del 79 d.C., hanno restituito rappresentazioni figurate, ambienti completi di arredamenti, impronte di coltivazioni, reperti botanici, zoologici e anche veri cibi carbonizzati. Il tutto in esposizione a Palazzo Mazzetti ad Asti per l’intero mese, dove il tutto è stato presentato con una sequenza di luoghi e di ambientazioni collegati al consumo, all’elaborazione e alla produzione degli alimenti, corrispondenti alle varie sezioni espositive con un taglio mirato ad illustrare sia la preparazione e la presentazione dei cibi sia le tecniche di coltivazione con la ricostruzione di un antico paesaggio agrario italiano. Ad accompagnare l’esposizione le ricerche ventennali sui pani pompeiani, i cibi e le ricette dell’epoca condotte dallo chef stellato Paolo Gramaglia del ristorante “President” di Pompei, che nel 1996 presentò nel proprio ristorante con una degustazione guidata le ricette e i cibi in questione.
“Un lavoro complesso ma coinvolgente – illustra con entusiasmo lo chef Paolo Gramaglia – che dal 1996 ad oggi ci ha permesso di rivivere l’antica Pompei e trasformare il cibo e i sapori di un tempo in occasione di incoming per il nostro territorio. Le ricette e i menù sono variegati: pani antichi, Morek (che è un formaggio all’aglio), Bassica pompeiana (ovvero cavolo in salsa di garum) ed ancora Patina Urticarum e crustum cum caseo melle (rispettivamente tortino di ortiche ed erbe spontanee e cassata oplontina)”.
Leave a Reply